Ognuno ha una storia da raccontare. Chi dice di non averne alcuna, in realtà sta già raccontando qualcosa.

venerdì 25 settembre 2015

Gatekeeper - Non c'è filtro che tenga

Ben trovati!
Dopo una lunga pausa, eccomi di ritorno con una nuova accattivante lavorazione. Questo piccolo progetto ha visto la luce in ambito accademico, tuttavia non mi dispiacerebbe approfondirne le dinamiche in altre sedi. E, per la vostra gioia, ecco una commovente ed aerodinamica introduzione!
Gatekeeper, letteralmente colui che tiene i cancelli, è il termine che nel gergo mediale definisce in maniera generica chi detiene il potere di scegliere se lasciar filtrare o meno una certa informazione, o una parte di essa, attraverso i cancelli di un mezzo di comunicazione. In una società distopica o utopica o solo brutalmente realistica, a seconda del nostro sguardo, la storia si snoda tramite il filtro dell'ingenuità e della schiettezza dell'infanzia, verso una ricerca di senso e di felicità, attraverso le difficoltà della crescita, smascherando le pretese di una società ideale e, solo in apparenza, avulsa dal mondo degli adulti. Il tutto ispirato, seppur alla lontana, al film Moonrise Kingdom di Wes Anderson.


Non sapendo esattamente quale delle due versioni preferire, melius abundare. Troverete alcune tavole introduttive alla storia nella sezione del blog relativa al fumetto. Troverete anche la stessa introduzione. 

As usual, grazie e alla prossima!
Nuzza

martedì 26 maggio 2015

Piuttosto pubblico qualcosa sul blog

Bentrovati!

Per la vostra gioia ho deciso di pubblicare qualche anteprima di progetti assortiti, tanto per assicurarvi che, sì, sono ancora in circolazione, nonostante il raffreddore primaverile, la blindocisterna che perdo ogni mattina e le otto taglie sulla mia testa che verranno riscosse a giugno (altresì dette esami).




Dopo questo incipit in medias res, è doveroso specificare che queste due illustrazioni sono nate nell'ambito di due progetti accademici. Volevo sperimentare qualcosa di diverso. Siate clementi!
La prima è ispirata al racconto La magica medicina di Roald Dahl (abitante di Trantor? Oh no, fermate questa divagazione!). La seconda illustrazione è invece basata sul breve romanzo di Ruiz Zafon Carlos, Il principe della nebbia, con tanto di atmosfere cupe e alcuni decimi di vista in meno.

Detto ciò, spero siano di vostro gradimento! Appena sarà possibile creerò diverse sezioni apposta per ogni progetto, tanto per dare un'aria vagamente professionale a questo blog. Davvero. Siate clementi!

Until next time :) 
Nuzza



lunedì 6 aprile 2015

Halleluja

Anche quest'anno siamo giunti a Pasqua, salvagente nel mare magnum tra le vacanze natalizie e quelle estive! Ho persino pubblicato due articoli a soli quattro giorni di distanza, questo blog potrebbe sembrare serio.

Ebbene, colgo l'occasione per augurare a tutti voi una buona Pasqua, con tutto ciò che questo significa, compreso un netto incremento di cioccolipidi.
Pasqua è un tempo di stupore! E' come quando si ha davanti un foglio bianco e si inizia a tracciare prima un segno, poi l'altro, magari senza davvero sapere che cosa uscirà alla fine; non sempre il disegno finito sarà come lo avevamo progettato all'inizio, a volte è esso stesso a suggerire nuove soluzioni, a volte invece bisogna saper tenere salda la matita e guidarla. E' come quando le linee si raccolgono in un significato, come quando ci si ferma, ci si allontana e in momento ci si stupisce di quello che si presenta davanti a noi.


Questo disegno non è particolarmente in tema, è nato un po' per caso;
avrebbe potuto dire: "Tremate terrestri!" o "Dov'è la mia dentiera laser?!".
E invece...

Alla prossima e ancora auguroni! :D

Nuzza

mercoledì 1 aprile 2015

A Carnevale ogni scherzo vale

Ah, aspettate...il computer dice che siamo ad aprile...ormai ci si fida più di lui che dell'istinto! Questa introduzione sembra uno scherzo, davvero!
Ricominciamo...

Al primo di Aprile ogni scherzo vile

Ebbene, eccoci di nuovo qui, in questo abbozzo di primavera, il primo aprile, giorno fatidico per i buontemponi. Proprio quest'oggi voglio presentarvi un lavoretto personale adibito a esercizio sul colore. Diciamo ad esercizio in generale.

Tecnica mista: china, matite, acquarello, pantone, digitale. Combo!
Il soggetto è un personaggio di mia invenzione alle prese con una delle tematiche insite nella sua storia. Sì, ha un bel caratterino! Il personaggio in questione è protagonista di un certo progetto (K.I.M.A. corporation) a cui sto lavorando da parecchio tempo... (non è un pesce d'aprile!!)

A parte gli scherzi, spero sia di vostro gradimento,
alla prossima!

Nuzza

venerdì 6 marzo 2015

Nella vita come nei videogiochi, quasi nessuno considera i tutorial. E poi ci si lamenta!

Prodi esploratori del web, partiamo dalla considerazione che, solitamente, ognuno basa i propri giudizi su ciò che ha sperimentato e su ciò che sa. Ebbene, come forse sarà capitato anche a voi, all'inizio di un videogioco ci si imbatte quasi inevitabilmente in un tutorial. Non so se capiti anche a voi, ma, di solito, se uno ha accumulato una certa esperienza nel campo videoludico o se ha aspettato l'uscita di un certo titolo per millenni, ha la pervicace tendenza a ignorare il povero tutorial di turno, un po' come succede anche nella lettura. In generale possiamo quindi affermare che:
Tutorial : Videogioco = Prefazione : Libro
Data questa indubbia premessa, vi propongo alcuni recenti lavori!

monotipo, inchiostro calc. seppia su carta decorata,
modifiche in digitale (pennelli da Obsidiandawn)
Queste stampe sono il risultato di una particolare tecnica: il monotipo, molto versatile e relativamente semplice da attuare. Il monotipo permette di creare un unicum, a differenza di molte tecniche grafiche che prevedono la possibilità di ricavare molte stampe dalla medesima matrice; questo è dovuto al procedimento.
Per prima cosa occorre un supporto liscio su cui disegnare (una lastra di plexiglass, ma anche un semplice acetato un po' spesso, per esempio). In secondo luogo bisogna procurarsi dei colori (inchiostri calcografici, litografici o colori ad olio) che possono essere diluiti con del petrolio, da usare anche per la pulizia della lastra su cui si disegna. Si disegna direttamente sul plexiglass [o chi per esso (iniziano ad esserci troppe parentesi)] intervenendo con pennelli morbidi o stendendo il colore con un rullo e lavorando per via di levare. In pratica potete fare tutto ciò che vi aggrada. Questo tutorial è completamente inutile!
monotipo, inchiostro calc. seppia su carta
liscia, modifiche in digitale.
Quando poi siete soddisfatti, è il momento della stampa: bisogna sempre considerare che più il colore è liquido, più facilmente si dilaterà con la pressione, generando inaspettati capolavori o devastanti aloni. Abbondate con parsimonia. Posate il supporto su cui volete stampare sopra il disegno e premete affinché l'inchiostro lasci una traccia. Come supporto si può usare carta liscia, carta ruvida ammorbidita nell'acqua, la carta del pane, lo zaino dell'amico, la poltrona del presidente.
Questo tutorial sta diventando pericoloso!

Spero che comunque possa tornare utile XD
Alla prossima!

Nuzza

                 

giovedì 19 febbraio 2015

Chou

Si sa che il lungo (?) periodo che precede gli esami alla fine sembra sempre troppo breve: è come il giorno di festa per Leopardi o come il battito d'ali di una farfalla, come il piatto di lasagne per chi esce da sei ore di studio. Insomma, il tempo è prezioso, non lasciamolo scivolare via stando lunghi minuti a scrivere articoli inconcludenti sul blog, con tanto di titoli che sembrano una tale accozzaglia di suoni sconclusionati da risultare quasi una poesia futurista...
Va da sé che questa impietosa introduzione è essa stessa una totale perdita di tempo, perciò la tagliamo qui, in amicizia, e via!

Acquaforte su zinco, digitale
Ammetto che i due personaggi in basso non dovevano essere inquietanti in origine, ma sono usciti così, come due folletti temerari. In questa stampa ho voluto rappresentare l'importanza della sciarpa. Meno male che l'hanno inventata!

Dopo questo esilarante (?) sproloquio, alla prossima!
Nuzza



mercoledì 11 febbraio 2015

Quando pensi che il soffritto non sia ancora abbastanza dorato è già il momento di spegnere il fuoco

Ammetto di non essere un asso in cucina, ma in fondo per sopravvivere si fa quel che si può, chi prepara il pasto come un masterchef, chi lo prepara guardando masterchef, chi vorrebbe ordinarlo direttamente da masterchef. Come se poi 'sto masterchef cucinasse manicaretti migliori di quelli delle nostre nonne...Comunque, anche io mi cimento, di tanto in tanto, in qualche disavventura gastronomica: l'altro giorno, per esempio, stavo giusto preparando il pranzo, quando, essendo a corto di inventiva per il sugo, ho deciso di soffriggere un po' d'aglio nell'olio. E' risaputo, quando l'aglio è dorato bisogna correre ai ripari e preparare le frecce migliori. Ma è bastato qualche secondo di distrazione e voilà, rien ne vale plus.
Questo è ciò che è accaduto anche, in circostanze leggermente diverse, a cotanta matrice. E si sa: come per l'aglio soffritto non si può tornare indietro, così vale anche per il nobile metallo.

Acquaforte su zinco, arricchita da acquatinta e condita in digitale.

Ebbene! Spero vi piaccia, nonostante la disavventura :)
Benché ultimamente io abbia lasciato un po' alla deriva questo beneamato blog, non temete! Non sono stata inoperosa, certe cose hanno semplicemente bisogno di lievitare.
Oh no, questo sta diventando un blog di cucina! O forse sarà che ho un certo languorino...

In ogni caso, alla prossima!
Nuzza