Ognuno ha una storia da raccontare. Chi dice di non averne alcuna, in realtà sta già raccontando qualcosa.

domenica 28 aprile 2013

Tutti se ne fregano dei dizionari, prego, fiducia google translate

People these days usually don't have much money, so, in order to earn something, we work all day long, never stopping, never breathing. We don't care about a lot of far more important things, as if money had become the only way to keep them alive. In the end, we work so hard that it seems there is no time left for anything else, we're always in a hurry, we are no longer able to stop and stare at the beauty of the spring blooming, nor to feel happy seeing the smile of a child. We always run, we hardly think that maybe, if we pause just a moment, we could find the time to feel truly happy again. An italian dictum says: "The one who goes slow, goes healty and far away". Despite this, the world in this period is going soooo fast.
That is why, today, I propose you this print! I love this kind of work because it reminds me that everything needs some time to develop: if you want a certain deepness of the line, you have to wait, meanwhile you can chat with someone or draw something else.


This is a little-humile-tribute to Japan, a beautyful country. Tsuki means "moon".
I love the smoothness of the light and the warmness of the colour.

See ya!


  

Probabilmente un giorno gli smartphone produrranno brioches (ma si scrive proprio così?)

Come promesso non vi lascerò in balia di kilometri di filo ingarbugliato e pagine che svolazzano ovunque come stormi di storni chiassosi. Dunque, fate in modo che il filo sia doppio, poi si parte!
Iniziate dal foro centrale: passatevi l'ago da sotto in su, facendo attenzione a tenere un po' di filo in eccesso, senza farlo uscire tutto dall'altro lato. Poi ripetete l'operazione

Il filo dev'essere ben tirato, ma fate attenzione a non farvi scappare il capo che avete lasciato in eccesso! (che in questa figura è sottostante al cartoncino e quindi non visibile)

Ora passate a un altro foro, fateci passare l'ago una prima volta, tirate e poi, per formare la linea verticale fate ripassare il filo nello stesso foro, ritornando davanti, ripassandoci ancora.

Visto che prima non c'erano, ecco in tratteggio le cose losche che avvengono sul retro (o_O)
A questo punto ruotate il tutto, cercando di non scivertare (far scomporre l'equilibrio mistico de) i fogli e dei due piatti. In questo modo ora si riparte ma dall'altro lato!


Ora girate di nuovo il cartoncino, il procedimento è simile a quello appena eseguito.

Turn again, yeah!

Ora, dopo aver girato nuovamente il tutto, visto che abbiamo terminato le linee verticali, passiamo alle orizzontali! Quindi dobbiamo condurre l'ago nuovamente nello stesso foro, passando dal davanti al retro del libro, ma, a differenza delle volte precedenti, il filo deve passare sul lato corto:

Mi raccomando, cercate sempre di fare in modo che il filo sia tirato! 
Bene!  Ora ripartiamo da davanti e andiamo a colmare tutte le righe mancanti!

Il filo è sempre lo stesso, ho cambiato colori per rendere più comprensibili (?) le varie fasi.
A questo punto bisogna ingegnarsi un momento per districarsi da questo rompicapo. Rilassatevi e bevete un frappè alle fragole. Ah, non era tra l'occorrente indicato?
Allora riprendiamo il lavoro.


Ed ecco fatto!! =) Il lavoro dall'altra parte è speculare, se siete riusciti la prima volta potete farcela anche la seconda, non demordete =)
Tutto ciò potrebbe non essere molto chiaro, cercherò un modo per migliorare la spiegazione, ma tenete presente che dopo un po' il meccanismo si riesce a comprendere in automatico.


Et voilà! Alla prossima!!

ps: se avete dubbi commentate pure, mi rendo conto che sia un lavoro piuttosto ostico e ingarbugliato.

Yeah!



giovedì 18 aprile 2013

Probabilmente, un giorno, ci saranno più smartphones che brioches.

Per la serie "Tu sai citare i classici a memoria, ma non distingui il ramo da una foglia, IL RAMO DA UNA FOGLIA", quest'oggi mi dedico a riflessioni in grande stile. L'altro giorno, sfogliando il giornale ho letto una piccola inserzione che presentava un libro; in fondo c'era scritto qualcosa come: "disponibile anche in formato cartaceo".
Capite? Quell' "anche", è quello che segna il passaggio epocale, l'affermazione inequivocabile dell'era digitale! Questo ovviamente ricorda molto il buon vecchio Plato, quando, pur sostenendo il valore della tradizione orale (e mnemonica) a dispetto della più tecnologica scrittura, esprimeva tutto ciò in un dialogo dentro un dialogo...scritto. Seppure in maniera molto meno eminente, in effetti è ciò che mi accingerei a fare anche io, visto che oggi vi propongo un metodo carino e spossante per costruirvi un affascinante libro dalla rilegatura orientale, ma ciò verrà da me spiegato attraverso questo tecnologico blog!

Orbene, innanzitutto ecco un lista dell'occorrente:

  • Cartoncino di spessore 1 o 1,5mm, il colore non è importante.
  • Lauti finanziamenti.
  • Una decina di fogli di carta A4, tipo quelli da stampante, bianchi.
  • Pazienza e speranza.
  • Una carta per il rivestimento esterno che sia abbastanza resistente ma flessibile, NON un cartoncino.
  • Ago e filo, quest'ultimo di un colore in contrasto con la carta del rivestimento.
  • Carta giapponese dello stesso colore del filo, o affine.
  • Braccia robuste e dita di riserva.
  • Martello e un punteruolo, o una punta da incisione.
  • Cutter, c-c-colla vinilica, un pennello, un bicchierino, riga e squadra...dovrebbe esserci tutto.
Naturalmente l'insieme di tutta questa mercanzia costa spregiudicatamente tanto, specie la carta giapponese e la pazienza, però ne vale la pena. Forse tra un po' la penserete diversamente, ma fidatevi, alla fine viene meglio del previsto. Circa.
Ok, prima di tutto piegate a metà i fogli A4, premete bene il bordo e poi tagliateli. Una volta terminato questo gravoso compito prendete il vostro cartoncino da 1,5mm di spessore e lanciategli il guanto di sfida. Afferrate con decisione il cutter e tagliate due porzioni da 21,1 e 15,1cm (ovvero l'ampiezza dei vostri A4:2);  queste parti sono niente meno che i piatti del libercolo che stiamo costruendo, in pratica la copertina. Suddividete col cutter entrambe le parti del cartoncino nel seguente modo:

Gettate via dai vostri pensieri la strisciolina da 3mm e tagliate, invece, un'altra porzione da 3cm.
Allo stato attuale dovreste avere: 
  • 10 A4 divisi in due --> 20 fogli 
  • 3 striscette di cartoncino da 3 x 15,1 cm ciascuna
  • 2 parti di cartoncino da 17,8 x 15,1 cm.
Dopo tutte queste paranoie ecco giungere una delle parti più avvincenti ed ingegneristiche: il rivestimento!
Prendete la carta sottile ma robusta e una riga o una squadra e tagliatene una rettangolo 27,6 x 19,5; visto che ottenere dei risultati precisi è come cercare la sezione aurea in un colabrodo, meglio sempre abbondare un po' piuttosto che trovarsi senza abbastanza bordo, ed ecco la cagione!

Le linee tratteggiate indicano le aree che bisogna tagliare.
Con una matita conviene segnarsi gli spazi dove incollare i nostri beneamati cartoncini, poi passare all'azione.
Dopo aver tagliato lungo le linee tratteggiate e aver asportato i due triangoli e i due rettangolini di eccedenza e i due leocorni, piegate e incollate il lato corto da 2cm (nell'immagine quello a destra), poi i laterali e quello da 4,3, in modo che arrivi ad agganciarsi al cartoncino più grosso. Imprimete una lieve e uniforme pressione sulla fessura da 3 mm e sulle parti incollate.
Conquistate queste 27,6 yard, prendete la carta giappo e tagliatene un riquadro che sia approssimativamente un po' più piccolo di 17,8 x 15,1 cm, passateci una pennellata generosa di colla e spiaccicatelo nella parte interna del vostro cartoncino rivestito, dal lato dove avete incollato i lembi della carta di copertura, per intenderci. Appiattitelo e sopprimete ogni iniqua bolla d'aria.
La situazione potrebbe essere circa questa:


Una volta che entrambi i piatti sono asciutti e pronti, munitevi di punta, matita e martello, oltre che della striscia di cartoncino da 3 x 15,1 cm; quest'ultima servirà come "stampino" per creare la rilegatura. Spieghiamo meglio: sul cartoncino andiamo a fare dei buchi e tracciare a matita le linee guida della rilegatura, in modo che, applicandolo sui corrispondenti della copertina, possiamo perforare tutti i fogli e i cartoncini assieme. Il disegno proposto è il seguente!


Quando avete perforato il cartoncino, prendete i fogli e inseriteli tra i due piatti, poi sovrapponete il cartoncino preparato e bucate i punti segnati con punta e martello (il tavolo sottostante potrebbe risentirne, occhio!). Concluso questo faticoso esercizio ginnico, prendete ago e filo e munitevi di pazienza. Fate passare il filo per la cruna dell'ago finché questo non raggiunge la metà della lunghezza del filo, poi iniziamo a cucire...


...nella prossima puntata!

Nuzza