Ognuno ha una storia da raccontare. Chi dice di non averne alcuna, in realtà sta già raccontando qualcosa.

sabato 9 gennaio 2016

A volte persino il desktop è fin troppo eloquente

Talvolta, nella quotidiana frenesia del lavoro informatico o nell'abbondanza delle immagini trovate sul web, immagini di cui non vogliamo perdere traccia o che ci occorrono per qualcosa, accade che salviamo files sul desktop, fino a quando esso, tassello dopo tassello, se ci allontaniamo dallo schermo, appare come il mosaico della nostra epopea personale.
Almeno finché non scegliamo di fare pulizia.
E' proprio in quel momento che, quasi come una rivelazione epifanica, ricompare lo sfondo del desktop. A volte esso può essere una foto imbarazzante deposta lì nel paleocene, altre volte può rappresentare un'immagine con una risoluzione più bassa dei midi-chlorian di un bantha, probabilmente risalente agli anni in cui andavano i blog pieni di glitter; in alcuni casi, ancora, può trattarsi di immagini estremamente sofisticate o minimaliste che ormai erano diventate un tutt'uno organico con la selva di icone.
Dopo tutta questa ciceronica alchimia di subordinate, vi presento il mio nuovo sfondo del desktop.
Avere qualche dote "artistica" ha i suoi risvolti positivi.

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Ci tengo a specificare che anche la texture di sfondo è stata preparata da me ;)

Alla prossima!
Nuzza

P.S.: scusate per i midi-chlorian, non accadrà più eh! Amici come prima, eh?