Almeno finché non scegliamo di fare pulizia.
E' proprio in quel momento che, quasi come una rivelazione epifanica, ricompare lo sfondo del desktop. A volte esso può essere una foto imbarazzante deposta lì nel paleocene, altre volte può rappresentare un'immagine con una risoluzione più bassa dei midi-chlorian di un bantha, probabilmente risalente agli anni in cui andavano i blog pieni di glitter; in alcuni casi, ancora, può trattarsi di immagini estremamente sofisticate o minimaliste che ormai erano diventate un tutt'uno organico con la selva di icone.
Dopo tutta questa ciceronica alchimia di subordinate, vi presento il mio nuovo sfondo del desktop.
Avere qualche dote "artistica" ha i suoi risvolti positivi.
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Alla prossima!
Nuzza
P.S.: scusate per i midi-chlorian, non accadrà più eh! Amici come prima, eh?
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