Ognuno ha una storia da raccontare. Chi dice di non averne alcuna, in realtà sta già raccontando qualcosa.

giovedì 18 aprile 2013

Probabilmente, un giorno, ci saranno più smartphones che brioches.

Per la serie "Tu sai citare i classici a memoria, ma non distingui il ramo da una foglia, IL RAMO DA UNA FOGLIA", quest'oggi mi dedico a riflessioni in grande stile. L'altro giorno, sfogliando il giornale ho letto una piccola inserzione che presentava un libro; in fondo c'era scritto qualcosa come: "disponibile anche in formato cartaceo".
Capite? Quell' "anche", è quello che segna il passaggio epocale, l'affermazione inequivocabile dell'era digitale! Questo ovviamente ricorda molto il buon vecchio Plato, quando, pur sostenendo il valore della tradizione orale (e mnemonica) a dispetto della più tecnologica scrittura, esprimeva tutto ciò in un dialogo dentro un dialogo...scritto. Seppure in maniera molto meno eminente, in effetti è ciò che mi accingerei a fare anche io, visto che oggi vi propongo un metodo carino e spossante per costruirvi un affascinante libro dalla rilegatura orientale, ma ciò verrà da me spiegato attraverso questo tecnologico blog!

Orbene, innanzitutto ecco un lista dell'occorrente:

  • Cartoncino di spessore 1 o 1,5mm, il colore non è importante.
  • Lauti finanziamenti.
  • Una decina di fogli di carta A4, tipo quelli da stampante, bianchi.
  • Pazienza e speranza.
  • Una carta per il rivestimento esterno che sia abbastanza resistente ma flessibile, NON un cartoncino.
  • Ago e filo, quest'ultimo di un colore in contrasto con la carta del rivestimento.
  • Carta giapponese dello stesso colore del filo, o affine.
  • Braccia robuste e dita di riserva.
  • Martello e un punteruolo, o una punta da incisione.
  • Cutter, c-c-colla vinilica, un pennello, un bicchierino, riga e squadra...dovrebbe esserci tutto.
Naturalmente l'insieme di tutta questa mercanzia costa spregiudicatamente tanto, specie la carta giapponese e la pazienza, però ne vale la pena. Forse tra un po' la penserete diversamente, ma fidatevi, alla fine viene meglio del previsto. Circa.
Ok, prima di tutto piegate a metà i fogli A4, premete bene il bordo e poi tagliateli. Una volta terminato questo gravoso compito prendete il vostro cartoncino da 1,5mm di spessore e lanciategli il guanto di sfida. Afferrate con decisione il cutter e tagliate due porzioni da 21,1 e 15,1cm (ovvero l'ampiezza dei vostri A4:2);  queste parti sono niente meno che i piatti del libercolo che stiamo costruendo, in pratica la copertina. Suddividete col cutter entrambe le parti del cartoncino nel seguente modo:

Gettate via dai vostri pensieri la strisciolina da 3mm e tagliate, invece, un'altra porzione da 3cm.
Allo stato attuale dovreste avere: 
  • 10 A4 divisi in due --> 20 fogli 
  • 3 striscette di cartoncino da 3 x 15,1 cm ciascuna
  • 2 parti di cartoncino da 17,8 x 15,1 cm.
Dopo tutte queste paranoie ecco giungere una delle parti più avvincenti ed ingegneristiche: il rivestimento!
Prendete la carta sottile ma robusta e una riga o una squadra e tagliatene una rettangolo 27,6 x 19,5; visto che ottenere dei risultati precisi è come cercare la sezione aurea in un colabrodo, meglio sempre abbondare un po' piuttosto che trovarsi senza abbastanza bordo, ed ecco la cagione!

Le linee tratteggiate indicano le aree che bisogna tagliare.
Con una matita conviene segnarsi gli spazi dove incollare i nostri beneamati cartoncini, poi passare all'azione.
Dopo aver tagliato lungo le linee tratteggiate e aver asportato i due triangoli e i due rettangolini di eccedenza e i due leocorni, piegate e incollate il lato corto da 2cm (nell'immagine quello a destra), poi i laterali e quello da 4,3, in modo che arrivi ad agganciarsi al cartoncino più grosso. Imprimete una lieve e uniforme pressione sulla fessura da 3 mm e sulle parti incollate.
Conquistate queste 27,6 yard, prendete la carta giappo e tagliatene un riquadro che sia approssimativamente un po' più piccolo di 17,8 x 15,1 cm, passateci una pennellata generosa di colla e spiaccicatelo nella parte interna del vostro cartoncino rivestito, dal lato dove avete incollato i lembi della carta di copertura, per intenderci. Appiattitelo e sopprimete ogni iniqua bolla d'aria.
La situazione potrebbe essere circa questa:


Una volta che entrambi i piatti sono asciutti e pronti, munitevi di punta, matita e martello, oltre che della striscia di cartoncino da 3 x 15,1 cm; quest'ultima servirà come "stampino" per creare la rilegatura. Spieghiamo meglio: sul cartoncino andiamo a fare dei buchi e tracciare a matita le linee guida della rilegatura, in modo che, applicandolo sui corrispondenti della copertina, possiamo perforare tutti i fogli e i cartoncini assieme. Il disegno proposto è il seguente!


Quando avete perforato il cartoncino, prendete i fogli e inseriteli tra i due piatti, poi sovrapponete il cartoncino preparato e bucate i punti segnati con punta e martello (il tavolo sottostante potrebbe risentirne, occhio!). Concluso questo faticoso esercizio ginnico, prendete ago e filo e munitevi di pazienza. Fate passare il filo per la cruna dell'ago finché questo non raggiunge la metà della lunghezza del filo, poi iniziamo a cucire...


...nella prossima puntata!

Nuzza








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