Ognuno ha una storia da raccontare. Chi dice di non averne alcuna, in realtà sta già raccontando qualcosa.

martedì 1 dicembre 2015

Tutta la vita è un work in progress

Dato che in questo periodo gli impegni sono incalzanti, ecco un brevissimo post con tanto di immagine sofisticata in via di rifinitura. Contrariamente a quanto avrebbe potuto dire qualche filosofo greco Parmenide, forse anche il divenire può avere una sua dignità (?).
Dopo questa introduzione in continuo movimento, ecco a a voi una nuova illustrazione che è uscita fuori dal lavoro per la tesi.

Come si può evincere dal titolo, questi sono fotorecettori, cellule presenti nello strato più profondo della retina. In sostanza servono ad assorbire e trasformare la luce in segnali bioelettrici che, attraverso il nervo ottico, verranno poi inviati alle sezioni del cervello deputate alla ricostruzione della visione. Insomma, se possiamo raccogliere le informazioni luminose per decretare che qui e là il contorno delle figure andava ritagliato meglio è anche merito loro. Bene.

E così, dopo questa breve chiacchierata, è già il momento di tornare a lavorare.

Alla prossima!
Nuzza

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