Dopo questa introduzione in continuo movimento, ecco a a voi una nuova illustrazione che è uscita fuori dal lavoro per la tesi.
Come si può evincere dal titolo, questi sono fotorecettori, cellule presenti nello strato più profondo della retina. In sostanza servono ad assorbire e trasformare la luce in segnali bioelettrici che, attraverso il nervo ottico, verranno poi inviati alle sezioni del cervello deputate alla ricostruzione della visione. Insomma, se possiamo raccogliere le informazioni luminose per decretare che qui e là il contorno delle figure andava ritagliato meglio è anche merito loro. Bene.
E così, dopo questa breve chiacchierata, è già il momento di tornare a lavorare.
Alla prossima!
Nuzza
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